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Sonno polifasico cos’è?

Il sonno polifasico consiste nel dormire più volte durante l’arco dell’intera giornata al fine di avere più tempo per se stessi.

Questa pratica va in contrasto con il sonno bifasico che consiste nel dormire due volte al giorno e il sonno monofasico che consiste nel dormire solo una volta al giorno, la notte.

Il sonno polifasico si basa su un concetto molto facile: per dormire meno la notte e avere quindi più tempo libero bisogna fare riposini ripetuti durante tutte le 24 ore.

Durante la vita di un essere umano le tipologie di sonno che si praticano sono molteplici:

  • Da neonati si pratica il sonno polifasico in quanto si dorme più volte durante tutto il giorno,
  • Da bambini si pratica il sonno bifasico, al sonno notturno si affianca quasi sempre il pisolino pomeridiano.
  • Da adulti si pratica il sonno monofasico in quanto si dorme solo la notte.
  • Da anziani infine si torna al sonno polifasico perché durante tutta la giornata l’anziano tende ad appisolarsi più volte.

 

Lo scopo del sonno polifasico è quello di raggiungere in fretta lo stato REM, l’unica fase fondamentale del riposo, per arrivare così pian piano a dormire soltanto 2 ore al giorno. Il tutto naturalmente senza alterare le facoltà intellettive e cognitive.

Questa prativa è volta ad ottimizzare il sonno e concentrarlo in pochi momenti della giornata in modo tale  evitando le due fasi che anticipano la fase rem ovvero il sonno leggero e il sonno pensante, fasi che secondo alcuni studiosi non avrebbero alcuna utilità.

A praticare i cicli polifasico sono stati moltissimi personaggi storici famosi, primo fra tutti Leonardo da Vinci che ogni 4 ore di veglia abbinava 20 minuti di riposino. Facendo due calcoli Leonardo  durante tutta la giornata riposava solo 120 minuti per un totale di 6 periodi di riposo. Restando invece sveglio per ben 22 ore.
Altri personaggi noti che hanno praticato i cicli polifasici sono Napoleone Bonaparte, Thomas Jefferson, Thomas Edison e Nikola Tesla.

Ci sono tre diversi cicli del sonno polifasico:

  • Ciclo Uberman si caratterizza per sonnellini della durata di 30 minuti ogni 4 ore di attività.
  • Ciclo Everyman prevede un riposo notturno pari a 3-4 ore consecutive in modo da ridurre il riposo durante la giornata che dovrà essere di soli 20 minuti.
  • Ciclo Dymaxion prevede un riposo di 2 ore divise in 4 volte.

 

Una volta che si sceglie il proprio modello da seguire bisogna essere costanti e perfettamente rispettosi delle ore di veglia e di sonno. Mai saltare il riposo altrimenti il cervello potrebbe risentirne.

 

Vantaggi del riposo polifasico

Al contrario di quello che si pensa l’uomo non necessita di 7-8 ore di riposo. Può sembrare strano ma la fase REM, quella del riposo vero e proprio, dura soltanto 2 ore a notte. Quindi riposando poche ore durante tutta la giornata si raggiungerebbe direttamente la fase REM e si risparmierebbe tempo.

Il cervello riesce a perfezionare il riposo dormendo sempre meno. Quindi i vantaggi concreti sono:

  • Ottimizzare la qualità del sonno,
  • Perdere meno tempo a dormire,
  • Incrementare la concentrazione.

 

Svantaggi del riposo polifasico

Al momento non sono stati ancora constatati dei problemi  di salute legati al sonno polifasico. Solo in rari casi sono stati riscontrati una diminuzione dell’attenzione durante la giornata e una limitazione delle capacità creative.

Praticare i cicli polifasici non è affatto facile se si ha un lavoro con degli orari inflessibili e se si tiene alla propria vita sociale. Lo stile di vita frenetico che si vive al giorno d’oggi non si adatta sempre a questa pratica.

Inoltre bisogna dire addio alla caffeina e alla nicotina in quanto c’è la possibilità che influiscano sulla qualità del sonno.

E’ senza dubbio sconsigliato a bambini e adolescenti in quanto potrebbe compromettere seriamente il loro sviluppo.

È sconsigliato anche agli atleti che praticano sport in modo agonistico in quanto il riposo notturno costituito dalle 7-8 ore di sonno filate aiutano i muscoli a mantenersi in forma. Più un atleta dorme più le sue prestazioni fisiche aumentano.

Non è preferibile cominciare a sperimentare i cicli polifasici se si è raffreddati. Durante il sonno monofasico il corpo si carica di energia per contrastare i virus e i batteri, è per questo che quando si è affetti dall’influenza svegliarsi dopo una lunga dormita fa sentire meglio.

Il corpo ci mette un po’ ad abituarsi al sonno polifasico ed è preferibile che la pratica non si estenda per oltre 6 mesi.

 

Conclusioni

Il sonno polifasico è indicato per chi vuole mettere alla prova il proprio corpo e aumentare le capacità della propria mente, chi pensa che dormire 7-8 ore di fila sia una perdita di tempo e per chi vuole avere più tempo libero e magari più momenti  da dedicare a se stessi.

I cicli polifasici non sono indicati a:

  • chi soffre di insonnia,
  • atleti agonistici,
  • bambini e adolescenti,
  • chi tiene alla propria vita sociale,
  • chi non riesce a gestire il proprio tempo,
  • chi impiega molto tempo a prendere sonno.
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La Farmacia Di Mattei Di Matteo è composta da Farmacisti che con cadenza settimanale scrivono articoli riguardanti la salute, con lo scopo di informare e aggiornare gli utenti.