Molti pensano erroneamente che i dolori muscolari che si avvertono post allenamento siano dovuti all’ incremento della produzione di acido lattico all’ interno del tessuto muscolare, in realtà i dolori che si avvertono dopo un’ intensa attività fisica, che possono durare da un minimo di 2 giorni ad un massimo di 5, sono chiamati DOMS – Delayed Onset Muscle Soreness – ossia “indolenzimento muscolare a incidenza ritardata”. Questi dolori sono dovuti a delle micro lacerazioni muscolari che danno vita a dei processi infiammatori.
In un soggetto adulto sano l’ acido lattico viene smaltito in un periodo di tempo che va dai 30 minuti ad un massimo di qualche ora. Minore è il grado di allenamento e maggiori saranno i tempi di smaltimento dell’ acido lattico.
Come possiamo rimediare all’ indolenzimento muscolare a incidenza ritardata?
Attraverso dei piccoli accorgimenti è possibile rimediare ai dolori post allenamento, bisogna sempre:
- eseguire un adeguato riscaldamento prima di ogni allenamento / attività fisica,
- gestire meglio le pause tra un esercizio e l’altro,
- eseguire uno stretching appropriato al termine di ogni allenamento
- alimentarsi e integrarsi in maniera specifica per il tipo di allenamento / sport che andiamo ad eseguire.
Dobbiamo inoltre tener presente che l’ idratazione è fondamentale. Attraverso l’ assunzione di liquidi si eliminano, a livello renale, le tossine accumulate durante lo sforzo fisico.
Quando si pratica sport si disperdono, attraverso il sudore, i sali minerali e l’acqua che devono essere accuratamente reintrodotti. Se ciò non avviene si potrebbe verificare una condizione di ipoidratazione, ossia una carenza di acqua, che può seriamente compromettere le capacità di completare l’allenamento o l’attività fisica.
Mai cominciare un allenamento disidratati, il battito cardiaco potrebbe aumentare troppo velocemente e portare ad un incremento della temperatura corporea causando un esaurimento da calore.
Si consiglia quindi di ingerire almeno mezzo litro di acqua 2 ore prima dell’inizio dell’attività sportiva.
Durante lo svolgimento dell’ attività fisica è importarne idratarsi ogni 10 – 15 minuti con almeno 250 ml di acqua.
Non bisogna sentire lo stimolo della sete per bere.
Che cos’è l’ acido lattico?
L’ acido lattico è un prodotto del metabolismo anaerobico, ossia il lavoro muscolare senza l’ossigeno. È molto spesso associato all’affaticamento a seguito di un allenamento molto inteso.
Quando il nostro organismo deve produrre l’energia necessaria per il corretto svolgimento dell’attività muscolare, può farlo seguendo 2 strade:
- La via aerobica – avviene in presenza di ossigeno
- La via anaerobica – avviene in assenza di ossigeno
In normali condizioni il nostro corpo, per produrre energia, sfrutta il glucosio che in presenza dell’ossigeno viene trasformato in energia, acqua e anidride carbonica (seguendo la via aerobica). Quando però, il nostro organismo necessita di una quantità di energia superiore a quella che riesce normalmente a produrre, in particolare durante un’intensa attività fisica che limita la presenza dell’ossigeno, nel nostro corpo si forma l’ acido lattico che permette di continuare a produrre energia in assenza di ossigeno (seguendo la via anaerobica).
L’ acido lattico assolve quindi 3 principali funzioni:
- Eliminare l’idrogeno,
- Permettere ai muscoli di proseguire l’attività,
- Fornire energia.
Viene prodotto maggiormente dai tessuti muscolari striati scheletrici. Questi muscoli presentano delle striature trasversali e si contraddistinguono dai muscoli striati cardiaci perché possono essere controllati dalla nostra volontà.