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Gonfiore prima del ciclo

gonfiore-addominaleQuello del gonfiore prima del ciclo è un problema estremamente comune, il quale riguarda davvero alte percentuali di popolazione femminile.

Durante questa particolare fase biologica molte donne tendono a notare un antiestetico rigonfiamento nella zona addominale, e spesso il gonfiore nei giorni che precedono il ciclo non riguarda esclusivamente l’addome: è molto frequente infatti che le donne avvertano la medesima sensazione sulle gambe, sui fianchi, e persino sulle braccia, e anche tali manifestazioni sono da considerarsi assolutamente comuni.

Non sono affatto rari neppure dei rigonfiamenti riguardanti il seno, i quali si rivelano talvolta piuttosto fastidiosi soprattutto al tatto.

 

Gonfiore addominale prima del ciclo: a cosa è dovuto

Il gonfiore addominale prima del ciclo è strettamente legato al fatto che durante la fase mestruale la muscolatura tende a rilassarsi, soprattutto in specifiche zone quali appunto la parete addominale.

Da questo punto di vista va sottolineata la produzione, da parte dell’organismo, di progesterone, ormone steroideo che viene secreto in quantità molto massicce durante il ciclo e che ha come principale effetto proprio quello di ridurre la motilità della muscolatura liscia.

Per quanto riguarda il gonfiore che viene a manifestarsi sulle gambe, o anche sulle braccia, la causa principale è da individuarsi nella ritenzione idrica, la quale tende a farsi più cospicua durante queste fasi.

Durante il ciclo, infatti, il sistema linfatico fa maggior fatica a smaltire le scorie presenti nei capillari, e ciò determina appunto una situazione di ritenzione idrica che implica, appunto, l’insorgere di gonfiori.

I gonfiori tipici di questa fase possono assolutamente essere causa di repentini incrementi di peso, i quali tuttavia rientrano tranquillamente non appena la fase del ciclo è superata.

 

Gli effetti tipici della sindrome premestruale

Il gonfiore addominale prima del ciclo è da considerarsi uno degli effetti più tipici della cosiddetta sindrome premestruale, una condizione che interessa importanti percentuali di popolazione femminile e che può comportare, appunto, manifestazioni molto diverse.

Parallelamente al gonfiore addominale prima del ciclo e al gonfiore relativo ad altre parti del corpo, la sindrome premestruale è in genere causa di dolori muscolari, sensazioni di spossatezza e di stanchezza o di insonnia.

Manifestazioni quanto mai tipiche della sindrome premestruale sono, inoltre, degli attacchi di fame piuttosto improvvisi, i quali spesso corrispondono a delle vere e proprie voglie nei confronti di determinate tipologie di alimento, come ad esempio i dolci.

La sindrome premestruale influisce in modo importante anche sulla condizione psicologica della donna, sul suo umore: in questi giorni, infatti, molte donne tendono ad essere piuttosto aggressive ed irritabili, possono palesare degli sbalzi d’umore piuttosto evidenti, inoltre possono essere interessate da stati d’ansia o da lievi stati depressivi.

La sindrome premestruale non è “amica” neppure della bellezza della pelle: in queste fasi, infatti, non è affatto improbabile la comparsa di foruncoli.

La sindrome premestruale, dunque, ha risvolti molteplici, i quali tendono spesso ad alimentarsi a vicenda: il fatto di vedersi gonfia e svogliata, infatti, spinge spesso la donna ad accentuare le sensazioni negative del suo umore.

 

Cosa si intende esattamente per sindrome premestruale

Il termine sindrome premestruale è spesso utilizzato in modo scorretto, e da questo punto di vista, dunque, è utile fare un po’ di chiarezza.

La sindrome premestruale è a tutti gli effetti una patologia, e le donne che ne sono interessate devono quindi rivolgersi a un medico per poter superare in modo ottimale questi giorni così critici.

Parallelamente a questo, tuttavia, c’è da dire che tantissime donne sono comunque interessate dai disturbi cui abbiamo fatto riferimento in precedenza, tuttavia nel loro caso non si può parlare di una patologia, ma di una condizione del tutto fisiologica la quale rientra non appena i giorni del ciclo si sono conclusi.

Il termine sindrome premestruale, appunto, viene utilizzato molto spesso per indicare in modo generico tutti i disturbi che possono manifestarsi nei giorni che precedono l’avvento del ciclo, tuttavia è assolutamente necessario distinguere la patologia con i comuni fastidi fisici tipici di questa fase.

La sindrome premestruale propriamente intesa riguarda una percentuale della popolazione femminile vicina al 10%, parallelamente a questo va considerato anche che ben l’80% delle donne avverte disturbi quali quelli precedentemente descritti, i quali tuttavia non possono essere considerati indice di un problema patologico.

Alla luce di questo, dunque, si può ben intuire per quale motivo il termine sindrome premestruale sia utilizzato spesso per casi molto differenti tra loro, e non di rado anche in modo improprio.

 

Fronteggiare il gonfiore addominale prima del ciclo e la sindrome premestruale

Nel caso in cui il gonfiore addominale prima del ciclo sia dovuto a una sindrome premestruale propriamente intesa, quindi a una vera e propria patologia, rivolgersi a un medico è fondamentale: quanto saprà suggerire il professionista saprà sicuramente rivelarsi efficace per fronteggiare il problema al meglio.

Per quanto riguarda il semplice gonfiore addominale prima del ciclo, ovvero quella manifestazione che riguarda la grande maggioranza delle donne pur non rientrando nell’ambito della patologia, è sicuramente possibile fornire alcuni semplici ma utili suggerimenti.

Anzitutto deve essere ridotto il consumo di sale, condimento che non è certamente d’aiuto per fronteggiare i casi di ritenzione idrica, allo stesso tempo va ridotto il consumo di cibi ricchi di sodio, quindi prodotti da forno, carne, pesce, insaccati.

In generale, è sicuramente un buon consiglio quello di ridurre il consumo di alimenti grassi ed elaborati, incrementando invece il consumo di frutta e verdura, in particolare di legumi.

Alimenti molto preziosi in queste fasi possono essere inoltre quelli ricchi di minerali quali calcio e magnesio, non solo per quel che riguarda la frutta, inoltre non può che essere positivo consumare delle tisane ad azione drenante, ampiamente disponibili in commercio.

Tra queste merita sicuramente una menzione particolare il tè verde, il quale è molto noto ed apprezzato anche per il suo elevatissimo apporto antiossidante, caratteristica che non può che avere dei risvolti positivi per la donna che affronta questa fase biologica breve, ma spesso piuttosto complicata.

 

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La Farmacia Di Mattei Di Matteo è composta da Farmacisti che con cadenza settimanale scrivono articoli riguardanti la salute, con lo scopo di informare e aggiornare gli utenti.