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Ginnastica per osteoporosi

Quante volte sentiamo parlare di osteoporosi?

Per capire di cosa si tratta, si può iniziare definendo l’ osteoporosi una malattia multifattoriale, ovvero caratterizzata da una diminuzione patologica (derivante da una malattia) e progressiva della massa ossea e da trasformazioni micro-architetturali del tessuto che le compone. Il risultato? Con il passare degli anni, le ossa diventano sempre più deboli e fragili, aumentando esponenzialmente, in un soggetto affetto da osteoporosi, il rischio di fratture.

L’ osteoporosi è una condizione che si sviluppa nei soggetti di età avanzata, soprattutto nella popolazione femminile – le donne in età post-menopausa sono le più colpite in quanto perdono la capacità di assimilare la vitamina D, che fornisce calcio alle ossa. Essendo una patologia degenerativa, che intacca progressivamente la robustezza e la consistenza del tessuto osseo in maniera irreversibile, è fondamentale considerare la prevenzione come l’aspetto fondamentale nella lotta all’ osteoporosi. Per prevenire l’ osteoporosi è quindi fondamentale condurre uno stile di vita sano ed equilibrato, che stimoli lo sviluppo delle capacità endogene relative al rinvigorimento osseo.

In tal senso, uno degli strumenti più efficaci nella prevenzione è la ginnastica per l’ osteoporosi.

È ormai indubbio che l’attività fisica sia in grado contrastare numerose patologie degenerative, dal momento che aiuta tiene accesa la “macchina” del metabolismo tutelandone la capacità assimilativa, contribuisce a migliorare la massa muscolare e aumenta la densità ossea, allontanando il rischio di osteoporosi.

Numerosi studi medici – tra i quali il modello di studi chiamato Salute/Fitness – hanno dimostrato come le due variabili, osteoporosi e ginnastica, siano strettamente correlate.

Chi pratica uno sport o ginnastica regolare in posizione eretta possiede infatti una massa ossea maggiore e più resistente di quella di un soggetto statico, perché la massa ossea, come quella muscolare, è direttamente proporzionale al movimento.

Il ruolo della ginnastica nell’ osteoporosi è duplice, in quanto si parla innanzitutto sia di prevenzione che di trattamento.

Ma su cosa agisce l’attività fisica? Ecco alcune delle funzioni della ginnastica per l’ osteoporosi:

  • Miglioramento della densità ossea
  • Diminuzione del rischio di fratture

Quando parliamo di prevenzione, la ginnastica per l’ osteoporosi è efficace nel in quanto l’attività fisica ha innanzitutto la capacità di mantenere elevati i valori di densità minerale ossea, responsabili della salute delle ossa stesse. Le contrazioni muscolari e le sollecitazioni ai tendini dell’osso – che avvengono quando facciamo sport–fungono da stimolo per il rimodellamento osseo che normalmente avviene in maniera ciclica nel nostro organismo. Quando però si superano i 30 anni questa funzionalità di rimodellamento subisce un’alterazione progressiva e fisiologica che comporta una diminuzione dei fattori di ricostruzione ossea indispensabili per il rinnovamento dei tessuti.

Il secondo aspetto che è legato alla ginnastica per l’ osteoporosi e può essere prevenuto è il rischio di fratture ossee.

Le fratture osteoporotiche e l’indebolimento delle ossa aumentano il rischio di cadute. Ciò è oltremodo vero nei soggetti più anziani non solo perché, come abbiamo già spiegato, i fattori di ricostruzione delle ossa diminuiscono con l’avanzare dell’età, ma anche perché una persona anziana diventa tendenzialmente molto più sedentaria, e ciò comporta una riduzione della destrezza e della forza muscolare e un indebolimento globale della struttura ossea. Questa rappresenta la condizione principale all’origine delle cadute che causano la frattura del femore o del bacino nei soggetti di età avanzata o molto avanzata.

Dunque la ginnastica è un toccasana per ridurre il rischio di essere affetti da osteoporosi, ma al tempo stesso ha una funzione curativa.

A questo punto è bene chiedersi: quali attività motorie devono essere privilegiate? Innanzitutto è bene sapere che se si vuole praticare la ginnastica contro l’ osteoporosi, è da preferire l’esercizio attivo, ovvero quello in cui il muscolo è interessato da una contrazione attiva, ovvero viene sollecitato meccanicamente. Un altro aspetto fondamentale è scegliere le attività anti-gravitarie, in cui il peso corporeo grava sulle ossa e stimola in tal modo la calcificazione.

Rientrano nella ginnastica per l’ osteoporosi attività come:

  • ballo
  • camminata
  • marcia
  • jogging
  • ginnastica aerobica
  • ginnastica dolce
  • pattinaggio
  • pedalata

E’ bene sottolineare a questo punto un aspetto fondamentale: come per qualsiasi attività motoria, anche un allenamento in funzione di ginnastica per osteoporosi “preventiva”, per risultare efficace deve essere praticata con costanza. Occorre, cioè, impegnarsi per praticare uno sport o una delle attività fisiche elencate sopra per almeno 20-40 minuti di seguito con una cadenza di almeno 3 volte a settimana. Non vi è poi un’età più indicata di un’altra: a qualsiasi età la ginnastica per l’ osteoporosi si rivelerà un aiuto estremamente valido, che fa la differenza anche nelle persone di 70 o 80 anni.

Se invece ci troviamo di fronte a pazienti già affetti da questa patologia, la ginnastica per l’ osteoporosi in funzione di trattamento della patologia avrà fondamentalmente un effettivo riduttivo della malattia stessa, ma le attività motorie da svolgere saranno ben differenti.

Può essere un ottimo punto di partenza attuare un programma generico di ristabilimento delle forze, che andrà ad incidere positivamente sulla postura eretta, riducendo il rischio di cadute e di conseguenti fratture. In generale, sono da preferire in questo caso tutti quegli esercizi che non mirano alla potenza ma alla destrezza, all’elasticità e al controllo motorio: lo yoga, il pilates e lo stretching; vietati invece gli sport che potrebbero causare sovraccarichi o traumi a livello osseo, come il sollevamento pesi, il tennis e lo spinning.

Altre attività aerobiche che prevedono uno sforzo muscolare contenuto – il ballo, la camminata, la passeggiata in bicicletta – possono andare bene, ma è sempre consigliabile seguire un programma in sinergia con il medico specialista che saprà guidare il paziente orientandolo di volta in volta, e a seconda delle sue esigenze e dello stato dell’osteoporosi, verso l’attività motoria migliore.

Il nuoto, invece, ha un duplice effetto: se da un lato è vero che migliora la circolazione sanguigna ed evita i traumi in quanto praticato in scarico gravitazionale, dall’altro, proprio per quest’ultimo fattore, mina la densità ossea (come avviene per gli astronauti che possono sviluppare una forma di osteoporosi reversibile), con un effetto negativo sulle ossa. Chi è affetto da osteoporosi, quindi, dovrebbe praticare il nuoto non più di una volta a settimana, abbinandolo ad altre attività che prevedano esercizi attivi, come la ginnastica a corpo libero.

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La Farmacia Di Mattei Di Matteo è composta da Farmacisti che con cadenza settimanale scrivono articoli riguardanti la salute, con lo scopo di informare e aggiornare gli utenti.